Le realtà nascoste

Touring Club Italiano, Manfredonia (FG), 23 giunio 2017

Visita Tci alla mostra "Le realtà nascoste" nelle opere surrealiste del pittore Wolfgang Lettl

La via del ritorno

                                 La via del ritorno, 1993

I quadri surreali e le scoperte fantasiose di Lettl incantano e provocano, ciò vuol dire, che essi suscitano qualcosa e comunicano un nuovo punto di vista e, insieme a ciò, comunicano soprattutto nuovi giudizi. I suoi quadri invitano ed esortano, bisogna leggerci dentro e, se lo si fa, ci si trova immersi improvvisamente in una storia, che non si sa se la propria o quella dell’artista.

Con giochi di tal genere volti a sconvolgere, Lettl non vuole però affatto confondere, ma invitare a partecipare, riflettere e riconoscere. Mettendo in discussione la realtà, egli crea “nuove realtà” dietro le cose, il sogno e la fantasia però non vengono privati di fascino, anzi, tutto al contrario, essi vengono elevati al rango di realtà nuove, inaudite, sperimentabili.

Lettl ci mostra che il mondo non è integro, ma i suoi quadri rivelano che egli darebbe tutto perché si raggiunga l'armonia, un'armonia che viene dal rispetto per la creazione, dall'amore verso gli uomini, dalla gioia per il gioco intelligente. Egli gioca con la fantasia come quintessenza della ricchezza e delle nostre vere forze, anche quando esse sono nascoste, anche quando esse sono assopite in noi.

Il figlio Florian Lettl sarà lieto di guidarci nell'illustrazione delle opere di suo padre Wolfgang Lettl (Augsburg 1919-2008). Appena ventenne viene arruolato nell'esercito tedesco, quale trasmettitore e' inviato a Parigi. Qui entra in contatto con gli ambienti artistici della "ville lumiere" post impressionista, dadaista e sopratutto surrealista che sarà la fucina della sua arte. A Parigi dedica il suo primo ciclo di acquerelli e scene di vita della città. Rientrato ad Augsburg dopo un periodo di prigionia si dedicò completamente alla pittura prediligendo paesaggi e ritratti, affinando nel contempo la tematica surrealista con uno stile proprio.

Insegno' presso l'Accademia di Belle Arti di Augsburg; artista eclettico ed espressivo sperimento' la sua ricerca attraverso murales, graffiti, mosaici. Membro della Neue Munchener Kunstlergenossenschaft, nel 1963 a Monaco viene allestita la prima grande mostra retrospettiva.

Nel 1973 si trasferisce con la moglie Francesca a Siponto, alle pendici del Gargano, dove colpito dalla luce e dai colori vividi di questa parte della Puglia, vi trascorrerà circa 33 anni lasciando una traccia indelebile della sua arte quale grande artista della seconda generazione surrealista ma anche di paesaggi in chiave post-impressionista (spesso en plein air) perché, come più volte amava affermare: non potevo non lasciarmi ammaliare dalla luce del paesaggio di questo angolo della Puglia.

Franco Sammarco