Al giro di boa, la mostra ‘Manfredonia, la mia amata’
F. Lorian, Matteo Fidanza
Stato Quotidiano, Manfredonia,
19 agosto 2017
Sono in tutto 90, i quadri del pittore Lettl esposti nella mostra che si sta svolgendo alle ex fabbriche di San Francesco. Florian Lettl, figlio dell’artista Wolfgang e curatore della mostra, ha portato con sé, dalla Germania, altri due quadri, presenti nel catalogo, ma non ancora nella mostra perché non è stato trovato lo spazio sufficiente. Avvicinandosi, ora, a raggiungere la soglia temporale di metà mostra, Florian ha deciso di esporre al pubblico i due quadri che seguono, sostituendoli ad altri due sin qui presenti.
Sono quadri che raccontano della libertà, ma la libertà è sempre pericolosa, può portare a sbagliare, se usata in falso modo, così come può condurre ad essere tagliati fuori dagli altri.
“L’angelo cadente” 1979, cm 107x133
L’angelo cadente è fatto di legno, o di stucco, ed è attaccato saldamente al muro, con un nodo ad un laccetto che lo costringe ad essere legato. Non poteva muoversi, non poteva volare, era un angelo che osservava è che veniva osservato, ma non poteva svolgereil suo vero compito: essere un angelo. Ha deciso, così, di laciare il posto sicuro, ma ha dimenticato che le sue ali non possono muoversi. Adesso è libero, ma la libertà non corrisponde mai alla sicurezza.
L’angelo cade, già sente che la sua sarà una brutta caduta sulla terra. Si protegge la testa con il braccio destro. E’ esattamente questo il momento dipinto da Wolfgang Lettl. Il momento in cui l’angelo capisce che la libertà che ha scelto per sé, porta la morte. Ma meglio la morte, piuttosto che trascorrere tutta la vita legato al muro.
“La delegazione” 1980, cm 114x137
Il cavallo è una copia del cavallo della pubblicità dell’API (Anonima Petroli Italiani) e sta a significare la libertà di movimento. Esso è situato in un contesto architettonico rappresentativo di quello italiano, con una via stretta che, nel centro del quadro, si apre in un piazzetta che lascia spazio per un po’ più di liberta. Ma,subito, entra nel quadro, da sopra, questa delegazione che, con la sua burocrazia, impedisce la corsa del cavallo. Il dipinto fa vedere il momento poco prima dell’incontro (scontro) tra la voglia di libertà e il desiderio di controllo che, invece, caratterizza la burocrazia.
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