Doodle: Basta adesso!
stato quotidiano
31 agosto 2017
"Basta adesso!” (2003), cm 120.5×136
Il doodle di oggi (31 agosto) è parte del quadro “Basta adesso!” di Wolfgang Lettl, opera che ha fatto da immagine simbolo
della mostra “Manfredonia, la mia amata”, la quale terminerà domenica prossima 3 settembre.
Il quadro si articola in tre diversi piani. Il più alto riprende la “Creazione degli astri e delle piante” dipinta da Michelangelo nella Cappella Sistina. Il piano più basso è dominato dalla figura di una donna con ombrello seduta in una barchetta galleggiante su uno specchio d’acqua. Protagonisti dell’opera, nel piano centrale, quattro elementi architettonici, ponti bipartiti in parti che non combaciano tra loro. Una situazione conflittuale.
Ma cominciamo con il titolo: Basta adesso!
Wolfgang Lettl era una persona credente: ogni domenica non mancava mai in chiesa. Così anche durante il suo soggiorno a Manfredonia, quando frequentava la chiesa di Siponto. Una domenica sera si trovava in chiesa quando assistette a una scena. Prima della messa, le donne, come facevano sempre, stavano pregando il rosario. Improvvisamente entrò Padre Ampelio, che, visto che il rosario si dilungava, disse, spalancando le braccia: “Basta adesso, cominciamo con la messa”.
La sua postura e le sue parole mi tornarono alla mente quando stavamo cercando un titolo da dare a questo quadro.
Ma andiamo più nel profondo.
Nell’affresco di Michelangelo Dio divide il sole dalla luna in modo molto energico. Perché lo fa? Forse perché avevano litigato su chi fosse il più importante o il più bello? Impossibile dirlo. Si può litigare per i motivi più diversi, ma sono certo che avevano litigato. Per questo Dio è dovuto ricorrere a parole energiche come “Basta adesso!”
Evidentemente già al momento della creazione esistevano questi conflitti. Penso che sia questa una componente intrinseca nella creazione, causata dalla libertà che è insita in essa, scelta e voluta da Dio che ama la sua creazione.
Ma l’amore che dà libertà è strettamente legato al rischio del fallimento. E questo fallimento si trova al centro del quadro, simboleggiato da queste quattro metà di ponti spezzati.
Così era il mondo già dal principio e così continuerà a essere anche in futuro.
La donna del nostro doodle osserva tutto con una certa placidità. Lei è agli antipodi di Dio nell’opera di Michelangelo.
Forse, però, il Dio odierno è più simile a questa donna, che vede tutto con amore, anche il fallimento, rispetto al Creatore potente raffigurato da Michelangelo.
Wolfgang Lettl:
Prendo cose che non hanno niente da fare insieme, li dispongo in un ordine che non conosco ma che
si può “sentire” e alla fine trovano un senso e scopro una realtà che non pensavo, più densa di quella
che conoscevo prima.
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