L'influenza Italiana nell'opera di Wolfgang Lettl
Discorso di Florian Lettl
Negli anni '50 Wolfgang Lettl fece diversi viaggi di
“studio di paesaggi” a Roma, Firenze e Venezia.
Dipingeva in stile impressionista e con la vendita di
queste opere poteva guadagnarsi da vivere. Durante i
suoi viaggi imparò ad apprezzare la gente di questo
Paese, ma soprattutto rimase impressionato come
pittore dalla “luce del sud”, il paesaggio e l'architettura
d'Italia.
Nel 1972 scoprì un piccolo annuncio nel Süddeutsche
Zeitung che offriva in vendita un terreno nei pressi di
Manfredonia per la costruzione di una casa. Lo acquistò
senza mai essere stato in Puglia.
Il periodo trascorso con la moglie Francesca da quel
momento in poi a Manfredonia, é stato il più felice e il
più creativo della sua vita.
Ispirato dalla “luce di Manfredonia” dipinse circa 150
quadri impressionisti rappresentando paesaggi del
posto. Le impressioni, le emozioni e le senzazioni, frutto
del suo soggiorno pugliese, le porta nel suo cuore in
Germania, e le vediamo “pian piano” nei suoi quadri
surrealisti.
Ecco una piccola selezione.
Nel dipinto "Madonna" del 1975 si nota l´influenza che
ha avuto la visione del dipinto della Vergine di Siponto
del V secolo, custodita dal 1973 nella cappella laterale
della Cattedrale di Manfredonia ed il culto religioso,
molto sentito a Manfredonia.
Wolfgang Lettl, fin da adolescente, si interrogava su
questioni religiose, tanto da entrare a far parte della
"Nuova Germania Bund", un´associazione fondata dopo
la prima guerra mondiale dal Movimento Giovanile
Cattolico.
Dopo la seconda guerra mondiale, non avendo ancora
un lavoro stabile, pensava di poter “creare” per la
“Chiesa” e le sue Istituzioni. Ma ben presto si rese conto
che la sua immaginazione era più ricca di quanto non
permettessero gli Ordini religiosi. Infatti disse: "Dopo la
quinta via crucis, basta adesso."
Anche se, in un momento di generale decadimento
della fede, nasce la sua “Madonna col Bambino”, un
quadro in cui una maestosa Madonna viene collocata in
una nicchia rinascimentale, che rappresenta la Chiesa
con fondamenta fatiscenti.
Nell' opera "Salmo 22" si notano due profonde esperienze
di Wolfgang Lettl.
La prima, la vista della croce nella cattedrale di Foggia;
la seconda, l`incidente chimico successo a Manfredonia
domenica 26 settembre 1976: all'Anic di Manfredonia
esplose la colonna di lavaggio dell'arsenico dell'impianto
per la produzione di urea. L'incidente provocò l'
immissione nell'aria di tonnellate di anidride arseniosa e
di ossido di carbonio; quella mattina, le strade dell'area
dello stabilimento erano colorate di una polvere gialla
sollevata da terra di qualche centimetro.
L'opera potrebbe anche richiamare sia il "Disastro di
Seveso" avvenuto mesi prima, il 10 luglio 1976, sia, come
premonizione, l´incidente della superpetroliera Exxon
Valdez, il 24 marzo 1989, un Venerdì Santo. La nave si
incagliò su una scogliera dello stretto di Prince William,
un'insenatura del golfo dell´Alaska, disperdendo in mare
40,9 milioni di litri di petrolio.
Nel dipinto "La metamorfosi" del 1977 compaiono per la
prima volta uccelli bianchi. Non è del tutto inverosimile
pensare che derivino dagli stormi di gabbiani del Golfo
di Manfredonia che seguono pescherecci a lavoro.
Wolfgang Lettl scrive:
“Negli schizzi iniziali, ho cercato di coniugare un uomo
con un uccello. Questa combinazione non mi piaceva
cosí ho provato a mettere al posto di un uccello uno
stormo di uccelli. La mia preoccupazione quando
progetto un quadro é quella di trovare forme
interessanti.
Non presto attenzione al primo contenuto degli schizzi,
sono concentrato solo sulla forma dell´immagine che
non é solo oggetti ma anche movimento, colore, luce e
interazione di questi elementi tra loro. Cosí, gradualmente,
quando tutto va bene, l´intero contenuto
dell´opera assume un senso.”
Nella "Metamorfosi" si nota un fragile vecchietto di
spalle. Egli si trova all´ultimo passo della vita, anche le
bobine vuote indicano che sta arrivando la fine, che il
filo della vita è terminato. Dall'alto, si trasforma in uno
stormo di uccelli bianchi. Questo significa la “morte”, ma
non la “fine”, perché gli uccelli sono per la sopravvivenza
in un'altra dimensione, in un altro mondo che significa
redenzione.
L'opera d'arte" Nascita di una nazione marinara" 1977 è una parodia della "Lupa Capitolina" ma,
contemporaneamente, ricorda Siponto, la "Città nel
Golfo".
Sulla spiaggia si trovano conchiglie, lo scheletro di una
barca e resti dell'antica Siponto; a sud lungo il lato
destro si vedono i piedi degli Appennini.
In contrasto con i simboli della precarietà, in primo
piano ci sono i gemelli allattati da un pesce che,
Wolfgang Lettl, volutamente, dipinge come un ragazzo
e una ragazza.
Nella metà sinistra, la presenza di un uomo che va a fare
una passeggiata con la sua capra sulla spiaggia, che
tuttavia, rimane un mistero per me.
Il paesaggio montuoso del Gargano, con il paese di
Monte Sant'Angelo situato sulla vetta con il Suo
Arcangelo Michele, dá a Wolfgang Lettl lo sfondo per
l'immagine "L´Angelo cadente" 1979. La caduta di Satana
nell´ Apocalisse é descritta così:
“E vi fu battaglia in cielo: Michele e i suoi angeli
combatterono col dragone, e il dragone e i suoi angeli
combatterono, ma non vinsero, e il luogo loro non fu
più trovato nel cielo.
E il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato
Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu
gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furon gettati
gli angeli suoi.”
Il “Goethe” di Tischbein combinato con “l´Adamo” di Michelangelo a
sinistra, al centro, fusti che corrono in circolo senza testa e senza
senso, il tutto su un sito antico d'Italia, all'orizzonte i Monti Dauni.
Wolfgang Lettl ha dipinto questo quadro nel 1982 e lo ha chiamato
"Il viaggio italiano di Adamo Goethe"
Un paesaggio culturale che è il fulcro di rifiuti tossici? Si puo essere
piú pazzi di cosí? Nel sito tedesco di Wikipedia si puó trovare e
leggere del "disastro di Seveso”.
Rifiuti tossici persi e ritrovati.
Il 10 settembre 1982, 41 fusti con il contenuto del reattore di Seveso
sono stati portati via, ma le tracce dei camion diretti verso la Francia
furono perse. Ci fu uno scandalo pubblico quando la stampa
francese ha scoperto e scritto della "scomparsa". Inizió una frenetica
ricerca dei fusti tossici dispersi che si pensava fossero in tutti i luoghi
possibili e impossibili. A seguito di una richiesta da parte del
Ministero dell'Ambiente Francese presso il Ministero degli Interni
della Germania dell´Ovest sono stati cercati in tutte le discariche del
suo territorio. Alcuni sospettavano che i fusti potessero essere anche
nella Germania dell´Est.
“Visto il dipinto e conoscendo gli italiani, forse Wolfgang Lettl pensó
che sarebbe stato meglio cercare nell´Italia del Sud?”
Alla fine, peró, furono trovati il 19 maggio 1983, nel cortile di un
fallito macellaio in pensione nel nord di un villaggio francese
chiamato Anguilcourt-le-Sart.
Il desiderio di soggiornare più a lungho nella sua
seconda casa è cresciuto. Dal 1986 al 2005 Wolfgang
Lettl con la moglie Francesca viveva per la maggior
parte dell'anno nella sua casa sul Golfo di Manfredonia.
Durante questo periodo sono nate molte delle sue
opere surrealiste.
Vivendo in Puglia non si è modificata soltanto la sua
relazione con il colore, la luce e l'ombra, ma a poco a
poco, immagini ed esperienze del sud Italia si sono fatte
spazio nel suo inconscio e sono riaffiorate nei suoi
quadri surrealisti. Col passare degli anni, Wolfgang Lettl
diventa sempre piú italiano, anche il suo linguaggio si
trasforma, tanto da dare ormai anche titoli italiani alle
sue opere: “Frutta di Mare”, “La Chiacchierata”, “La
Vedova”, “La Distanza delle Cose”. Tutto ció appare in
modo più evidente nel quadro “La via del ritorno”.
Anche se, a causa delle sue condizioni fisiche, negli
ultimi due anni di vita non gli fu più possibile andare in
Puglia, riuscì ugualmente, di tanto in tanto, a trascorrere
nel mondo dei suoi sogni un po' di tempo in quei
luoghi, e così, poco prima della morte, con un sorriso
felice mi disse di aver appena nuotato nel mare del
golfo di Manfredonia.
Per concludere le mie osservazioni, vorrei ringraziare la
città di Manfredonia e i suoi cittadini, che hanno accolto
con grande affetto gli “stranieri” Wolfgang Lettl e sua
moglie Francesca, i miei genitori, e noi.
Sono felice che le opere possano essere messe in
mostra nel luogo della loro "nascita". Vorrei che tutti i
visitatori possano recepire e partecipare alla gioia e
all´amore che mio padre sentiva nel dipingere. Per
quanto mi riguarda è stato un compito entusiasmante
curare per la prima volta una mostra, questa di
Manfredonia dove vengono esposte contemporaneamente
opere in stile impressionista e surrealista.
Un grazie particolare ai miei amici Valeria Santoliquido,
Vincenzo e Michela D´Onofrio, Angelo Bitondi e famiglia,
per l´aiuto, i consigli e la collaborazione offertami per la
realizzazione della mostra.
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